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MURANO 2016

date » 22-05-2016 21:41

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MURANO
2016@Ivano Mercanzin

Davvero bella e di grande suggestione e composizione, un racconto dove il quotidiano viene fermato e si intreccia a un'eleganza, a una misura espressiva e stilistica evidenti...Con un gioco di luci/ombre e tonalità ottimo! Una scia di luce e acqua dentro il paesaggio che vibra e si muove. Semplicemente, vive e si racconta nella sua umanità.
Luciano Benini Sforza

La cosa che mi emoziona delle tue fotografie caro Ivano, è che parlano di viaggi, dei tuoi viaggi, che non sono solo reali, perchè raggiungono mete visibili e mete che non si possono vedere. Sono viaggi verso l'oltre, in cui si trova e si ritrova la tua essenza del fotografo viaggiatore e poeta (così penso io di te...), ma in fondo, anche un po' di noi stessi.
Tiziana Ruggiero

Strisce di luce che percorrono la città, ciascuna rappresentativa di un sentire, che tuttavia non percepiamo nella sua specificità ma che resta imprigionato nel grande flusso indeterminato e compattato dalla fretta. Vedo nella tua bella foto una metafora resa palese, per contrapposizione, dall'immutabile indifferenza del cielo.
Massimo Passalacqua

Io credo che ci siano 2 tipi di fotografie quelle cercate, volute, pensate con un pensiero importante dove trovi emozioni forti. Poi ci sono le foto che nascono per caso e catturi un' emozione altrettanto forte.. La tua foto comunque sia è di una bellezza che dà emozione a partire dal cielo così bello con quelle nuvole e poi fino ad arrivare a un bel disegno di luci.
Giorgio Zedda

L1011560_Modifica.jpg

MAN AT WORK

date » 26-03-2016 19:47

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ELLIS ISLAND - NYC
2015©Ivano Mercanzin
MEN AT WORK

Bella davvero, un microcosmo, un micro-racconto perfettamente inserito in uno spazio ricco e frastagliato di spunti, dove si svolge e si intreccia una vicenda minimale di "uomini al lavoro", con grande misura e sapienza compositiva, che va dal micro (l'episodio, il lavoro fermato e colto) al macro (la grande città, l'aprirsi del cielo oltre i rami) con una strepitosa successione, con un ottimo crescendo musicale e spaziale insieme...
(Luciano Benini Sforza)

pioggia al castello

date » 12-09-2014 07:23

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Mentre osservo la tua immagine sta piovendo dove vivo ed ho come colonna sonora ciò che tu hai descritto, come ascoltare una visione senza rendersene conto fino in fondo e farsi rapire da ogni goccia che giunge a terra ed emette quel suono familiare che tanto ci fa sentire bene ed in armonia con tutto ciò che ci circonda. Quelle finestre che stanno osservando il tempo del cielo e quello della terra fondersi nella pioggia, la stessa composizione della scena è incanto allo stato puro, malinconia fusa in una dolcezza cui il tuo sguardo non è estraneo. Grazie per questo gioiello, come sempre l'anima di un luogo finisce per incontrare la tua e ciò che osserviamo diventa una corrente di energia di incomparabile forza e fascino!
Paola Palmaroli

Per questo la si chiamò Babele...

date » 14-08-2014 07:11

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I resti di un edificio di cui si conservano anche le pareti squarciate dal tempo, protese queste ultime verso un cielo ed un paesaggio fantastici! Un torre di Babele ci suggerisci che non avrà la possibilità di giungere troppo in alto, di mostrare appieno la sua tensione creativa, le sue possibilità! Chi sfida il cielo nelle intensioni deve essere per forza sempre punito e rigettato a terra? Non mi interessa la risposta, neppure a te vedo, conta di più il tentativo, averci anche solo pensato e non solo provato! Stupenda composizione, paesaggio e luce!
Paola Palmaroli

il cielo in una stanza

date » 13-08-2014 00:20

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Avevo detto che non avrei fatto più nessun commento alle tue foto: ormai sai come la penso...
Ma qui sembra tu abbia "strappato" per davvero un lembo di cielo per racchiuderlo nel finito spazio di una stanza, grazie anche alla forma del contorno in legno (?) che fa da cornice al tutto.
Non scordare mai una cosa - Ivano - molto importante: che nella vita non si giunge mai all'apice; si è sempre "apprendisti", è un continuo "apprendistato" il nostro, ci si deve allenare, allenare sempre e senza soste. Perciò, nel tuo saper cogliere l'immagine - e talvolta anche l' "Infinito" - abbi la capacità di saperti mantenere davvero sempre umile, con l'umiltà di un principiante. Convinciti che ogni volta - ogni volta, a ogni scatto! - devi imparare, e che stai solo e sempre apprendendo a dare il meglio di te.
Soltanto in questo modo, e se l'Infinito lo vorrà e te lo permetterà, potrai ascendere, pian piano, passo dopo passo, verso il "sublime", che comunque - per un artista - è sempre difficilissimo, quasi impossibile da raggiungere... La strada di una qualsiasi "arte" è tutta in salita, una ardua salita che non finisce mai. Ricordalo!
Un grande abbraccio.
Nelda

"Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano".

date » 12-08-2014 22:02

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Credo che la suggestiva immagine voglia esprimere, grazie al misterioso e caratteristico ambiente e soprattutto agli effetti della luce, non solo un'emozione, uno stato d'animo, ma anche l'idea che la luce sia fonte rigeneratrice e apra alla vita. Il luogo, l'ambiente diventano così rappresentazione e simbolo di chiuso di buio e di ombra e il rombo che viene dal cielo come il vento che riempie la casa, ma che solo la riempie senza ulteriori conseguenze, diventano monito ed avvertimento che solo e soltanto attraverso la “luce”, che è poi è solo chiarezza e coscienza di quello che siamo, si può tranquillamente e serenamente affacciarsi con la propria individuale realtà sulla finestra che apre al mondo.
Lorenzo Crinelli

La stanza pare accolga il cielo come se fosse una nuova architettura cui far riferimento, da comprendere e riflettere fino a diventare essa stessa cielo, aria, respiro! Bellissima visone.
Paola Palmaroli

metafisica surreale

date » 02-08-2014 11:15

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Un punto di visione che include piani diversi per materia ed essenza
Sembrerebbe un prato poi transenne. Vi sono alberi. Poi in muro. Ma a quelle barriere c'è sempre il cielo che supera ogni ostacolo
Chiara Lana

il paese fantasma

date » 20-07-2014 11:26

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Pur con la malinconia che impregna i ruderi e quella finestra aperta priva di balcone in particolare la presenza del gregge e la vegetazione, il respiro dato dal cielo ed i toni tenui dei colori riescono a trasformare un paese fantasma in una visione di grande suggestione e fascino. Splendida la propsettiva da te scelta che ci porta fino alla casa sulla sinistra con un'apertura nella parete biancastra che congiunge al cielo lo spazio circostante! Davvero un gioiello questa tua visione!
Paola Palmaroli

FRAME

date » 12-07-2014 15:18

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Questo scatto è davvero un capolavoro caro Ivano. Una fantastica distribuzione dei soggetti all'interno dello scatto, dei contorni netti che separano gli edifici dal cielo creando un efficace contrasto fra le diverse texture, e un bianco e nero che enfatizza le luci e le ombre dando una dimensione profonda al tutto. È sempre un piacere poter commentare scatti di questo calibro. Bravo.
Roberto Pireddu

Abbazia

date » 05-06-2014 21:25

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Due monaci affacciati al loggiato.
" Vedi queste mura ? " disse quello anziano.
" Si " rispose il novizio.
" Un giorno morirai agognando questa fetta di cielo "
" Perché ? "
" Ti ricorderà che è troppo tardi per riprendere quello a cui hai rinunciato "
Vanessa Cavenaghi
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