Appoggiarsi a quel muretto ed attendere il cammino della luce, del tempo, di una stagione che sa cosa vuol dire moirire e rinascere allo stesso tempo. Ascoltare la corrente di un fiume dietro le proprie spalle, osservare l'incedere altrui e farlo proprio, tutto questo rivela bellezza e malinconia allo stesso tempo, eppure a volte la nostalgia sa vestire le emozioni come una fotografia in bianco e nero che ne fissa l'essenza ed il ritmo! Stupenda questa tua visione.
Paola Palmaroli
Un mondo che ti sorregge e ti avvolge con braccia protettive...desiderare di essere in quel mondo, lontano dal frastuono della vita meccanica che pulsa al di là dei platani, facendosi cullare dal lento scorrere di un fiume che appare e scompare tra le foglie... certamente una lettura intimistica che da frequentatore di quella spalletta riconosco in questo scatto...il bianconero che toglie ogni cartolinesca oggettività a quei rami contribuisce a rafforzare il senso protettivo del luogo...
Marco Romualdi