NYC
2015©Ivano Mercanzin
Felice di poter leggere un tuo scatto che parla della complessa e meravigliosa realtà della città di New York, una metropoli moderna che tu hai qui rappresentato come accadeva di scorgere esclusivamente in certi dipinti di Edward Hopper, in fotografie degli anni trenta e quaranta del secolo scorso dove la solitudine urbana veniva declinata da un'altrettanta malinconia verso le costruzioni più modeste di quartieri dove vivere era una parola grossa, sopravvivere la realtà quotidiana e contingente. Mi piace la presenza della figura umana, che si sta riscaldando al sole, le ombre accanto a lei sono superbe. Quel che ammiro in modo particolare è la finestra sulla sinistra con la veneziana abbassata ma non chiusa che permette di scorgere il suo interno, Quel raggio di sole che la illumina mentre l'ombra sta difendendo il suo spazio con i denti ed i mattoni che compongono la facciata ci danno un senso della composizione che in questo scatto è magia pura. Il palazzo distante di cui vediamo gli ultimi piani ed il tetto. le linee geometriche e la fuga prospettica che hai valorizzato con questo taglio, ci fa ammirare la bellezza di un'immagine che il bianco e nero accarezza con la sua severa tenerezza mentre il tuo sguardo, l'obiettivo che hai incastonato in questa immagine, ci lasciano ammirati e disarmati dalla tua bravura, da come hai guardato alla figura umana ed alla città stessa. Sai rendere una fotografia di street emozionante amico mio...
Paola Palmaro