In occasione delle giornata contro la violenza sulle donne ( clicca qui)
Rosa in bianco e nero
E’ rimasto solo lui
questi spicchi di colore rosa
Il resto, un bianco e nero
Uniforme ,banale ,piatto, incolore.
Perché e ‘ successo?
Cosa ho sbagliato?
il coro assillante delle domande
carambola nella mai mente
echeggia tra le pieghe delle mie paure
Ma ormai e’ tardi
Troppi lividi, troppi squarci,
troppo di tutto
Mi hai cancellato,
Trasformata in nulla.
La paura addosso ,
avvolge la mia pelle ferita, annerita ,
livida delle tue domande,
dei tuoi dubbi,
che sono solo costruzioni malate della tua mente.
Domande che rimangono senza risposta
perche’ la mia bocca non si apre
e’ paralizzata , con un rivolo della tua violenza.
Ma ora basta !
Questa “cosa” malata , viziata ,
che tu ostini a chiamare amore
ora e’ solo dolore, amarezza, tristezza
anche se solo ora finalmente “vedo”
perche’ tu sai come medicare le mie ferite,
ma ora non c’e’ più tempo, si e’ accartocciato
il ponte in bianco e nero si avvicina
appoggio l’ombrello, gli spicchi di colore rosa,
ed ecco che…..
fluttuo nell’aria, leggera, svolazzante come una figura di Chagall
e vedo la mia vita
mi accorgo del punto esatto in cui si e’ inceppata
e da lì riparto, anzi un fotogramma prima, e devìo il percorso
e un’altra vita mi apparre
un altro ieri un altro oggi
Ad un tratto mi riprendo, torno in me
e ora anche il bianco e nero e’ diventato rosa
e un nuovo domani ora colora il mio percorso.
Ivano Mercanzin
Marzo 2013