Omaggio a Carlo Carrà
Autore: Ivano Mercanzin
Sezione: Prospettive
Selezione: Paola Palmaro
Motivazione:
Uno scorcio elegantemente composto dove il mare si fonde con lo spazio di una quotidianità che tenta di riappropriarsi della sua armonia ordinaria ed avvolgente proprio per la sua ripetitività. La panchina pronta ad accogliere i viaggiatori della sera o del mattino, il lampione che pare voler imitare un faro attirando non le navi verso i porti ma le nostre anime verso quel che resta delle stagioni e del tempo presente. L'assenza in questo scatto è ancora più impregnata della presenza di coloro che attendono di far parte della quotidianità così come il tempo vorrebbe riprendere a scandire i loro gesti, le loro abitudini di vita. L'orizzonte non è mai stato così vicino allo sguardo del fotografo, il cielo attinge il respiro del mondo da quella sospensione del tempo che ha reso ancora più intenso il bisogno di riprendere il cammino dei giorni e delle notti. Bellissima visione Ivano, riesci sempre a raccontare gli umori del presente con un'eleganza ed una grazia narrativa che ti sono proprie.
Paola Palmaro
Il pescatore
Autore: Ivano Mercanzin
Sezione: Sound of Silence
Selezione: Paola Palmaro
Motivazione:
La scena è pervasa da una forza e da una calma cui le onde del mare, i gesti dell'uomo, i resti di una mareggiata adagiati come se fossero sfiniti dal viaggio compiuto, riescono a comunicare quelle vibrazioni che consentono all'anima di godersi un silenzio innaturale ed affascinante.
Quella voce che ti fa rimanere in religioso silenzio di fronte al ritmo naturale dei giorni, ai gesti scolpiti dalle abitudini, ai resti di un viaggio che ha portato degli alberi a cercare le loro ultime radici sulla riva mai smarrita dalle correnti dei mari.
Una serenità che si sente a fior di pelle, un'armonia quasi surreale eppure ancor più tangibile per quel flusso ininterrotto di emozioni che tutti gli elementi della scena riescono a far confluire nello scatto.
Non ci sono solo i resti di un pasto che il tempo ha reso digeribile e la natura ha consumato voracemente, la spiaggia è un concentrato di caos calmo e di una consapevolezza verso il succedersi della vita e della morte da far risuonare la voce di un silenzio arcaico e carico di valenze simboliche.
Veleggiando
date » 07-06-2021 20:54
permalink » url
Pellestrina
Maggio 2021
Il respiro della luce ci raggiunge fino a penetrare l'anima, in questo paesaggio il baluginio sulla superficie dell'acqua, le increspature date dalla corrente ed i riflessi che si stemperano nella quiete del paesaggio coinvolgono tutti i sensi, nutrendoci di quella nostalgia di cui non percepiamo la provenienza ma che vorremmo non ci lasciasse mai talmente profuma di buono.
Ci sentiamo fin da subito parte del paesaggio, degli osservatori privilegiati ma anche parte di ogni elemento colto nella composizione.
In questo bianco e nero delicatissimo il cielo finisce per farsi catturare dai riflessi che genera sulla superficie delle acque, una luminosità morbida si espande in ogni dove definendo i contorni della vela, della costa e dei declivi in lontananza ed una calma sommessa perdura oltre i contorni dell'immagine e si effonde attraverso la vista fino a stregarci in modo indissolubile. L'invito a fermarsi, a prendere coscienza della bellezza che ci circonda non è sottinteso ma si insinua lentamente, man mano che penetriamo la scena.
Bravissimo Ivano, hai reso l'ordinario uno straordinario vissuto come accade solo a chi sa penetrare la realtà cicorcostante senza provare alcun pregiudizio, aperto ad accogliere il respiro del mondo e facendolo proprio con profonda umiltà e consapevolezza.
(Paola Palmaro)